Comuni rinnovabili 2017: in 10 anni costruito un milione di impianti di energia pulita

Mancano i grandi impianti perché l’industria è stata penalizzata dall’uscita brusca e non programmata dalla stagione degli incentivi: la crescita delle rinnovabili rallenta, segnando un trend che, se confermato negli anni, diventerebbe un problema. Ma il consenso per l’energia pulita è sempre più forte. Lo provano i numeri, le 70mila famiglie che ogni anno decidono di mettere un pannello fotovoltaico sul proprio tetto.

 

E' questo il segno, duplice e contraddittorio, del 2016. Lo ha certificato il rapporto di Legambiente "Comuni rinnovabili 2017" realizzato con il contributo di Enel Green Power e in collaborazione con Gse. Nell’anno che si è concluso sono stati installati 396 megawatt di fotovoltaico, 282 megawatt di eolico, 140 di geotermico, 513 di geotermia e 346 di mini idroelettrico. Le fonti rinnovabili hanno offerto una risposta a oltre un terzo (34,3%) dei consumi elettrici complessivi: un dato in calo anche per via di un andamento più secco dell’anno che ha fatto scendere la produzione idroelettrica dell’8,9%: un fenomeno che, essendo legato ai cambiamenti climatici, potrebbe ripetersi. Queste oscillazioni, e le incertezze sul futuro, non devono comunque far perdere di vista il segno di questi ultimi dieci anni: gli impianti sono passati da poche centinaia a un milione e la produzione da energie pulite è più che raddoppiata salendo da 51,9 a 106 terawattora.

 

Ora questa crescita sta assumendo un andamento diverso rispetto al passato. Aumentano la generazione distribuita, le tecnologie innovative, le comunità dell’energia. I Comuni rinnovabili sono passati dai 356 del 2005 ai 7.978 del 2016: in quasi tutti i municipi italiani è installato almeno un impianto. Inoltre ben 3.021 producono, da fonti rinnovabili, più energia elettrica di quanta ne consumano le famiglie residenti. E 40 Comuni sono al 100% rinnovabili, cioè utilizzano energia pulita per soddisfare sia le necessità elettriche che quelle termiche.  

 

"E' sorprendente la crescita del solare, che continua senza incentivi: negli ultimi due anni e mezzo sono stati realizzati 180 mila impianti fotovoltaici, con una media di 7  chilowatt di potenza a impianto: quanto basta a una famiglia per avere acqua calda, caldo o fresco ed elettricità", spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. "Siamo già alla generazione distribuita. Ma oggi se il proprietario dell’ultimo piano vuole installare un impianto fotovoltaico più grande e cedere l’elettricità ai vicini non lo può fare: deve venderla alla rete a 4 o 5 centesimi al chilowattora, mentre il vicino la deve ricomprare - sempre dalla rete - a 20 centesimi. Se si potesse fare il passaggio diretto, un punto fondamentale delle direttive europee in corso di approvazione, si avrebbe un’ulteriore formidabile crescita".

 

Anche così comunque non va tanto male. Si è ridotta la produzione dagli impianti termoelettrici più inquinanti e sono diminuite le importazioni dall’estero di fonti fossili: in dieci anni – anche per via della crisi - c’è stato un calo del petrolio del 30%, del gas del 20% e del carbone del 25%.

Interessante è anche la classifica in base alle fonti. I Comuni del solare sono 7.978 e in 1.435 i Comuni la produzione di questo tipo di energia elettrica supera il fabbisogno delle famiglie residenti.

 

Aumentano anche i Comuni dell’eolico che arrivano a quota a 904: di questi 293 si possono considerare autonomi dal punto di vista elettrico grazie all’eolico. La potenza installata è in crescita: 9.257 megawatt, 282 in più rispetto al 2015. Questi impianti, secondo i dati di Terna, hanno permesso di produrre 17,5 terawattora di energia, pari al fabbisogno elettrico di oltre 6,5 milioni di famiglie.

 

I Comuni del mini idroelettrico sono 1.489: il rapporto prende in considerazione gli impianti fino a 3 megawatt e la potenza totale installata è di 1.568 megawatt. I Comuni delle bioenergie sono 4.114 per una potenza installata complessiva di 5.490 megawatt elettrici e 1.534 megawatt termici. Quelli della geotermia sono 590 per una potenza totale di 993 megawatt elettrici e 228,5 megawatt termici. Quelli della bioenergia sono 4114 per una potenza installata complessiva di 5.490 megawatt elettrici e 1.534 megawatt termici.

 

di Antonio Cianciullo

 

http://www.repubblica.it/ambiente/2017/06/08/news/comuni_rinnovabili_2017-167556833/