Piano energetico nazionale: via dal carbone nel 2025. Allo studio incentivi per svecchiare il parco auto

Arriva la Strategia energetica nazionale. È il piano del Governo italiano per anticipare e gestire il cambiamento del sistema energetico. La Sen prevede 175 miliardi per la crescita sostenibile, di cui 30 per reti e infrastrutture di gas ed elettrico, 35 per fonti rinnovabili e 110 per l’efficienza energetica. La Strategia propone una forte accelerazione dell’uscita completa dal carbone negli impianti termoelettrici nel 2025 e traccia la strada verso la decarbonizzazione totale, per raggiungere, rispetto al 1990, una diminuzione delle emissioni del 39% al 2030 e del 63% al 2050.

 

Calenda: decarbonizzazione solo con la collaborazione degli enti locali 

«Abbiamo deciso di accettare la sfida», ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervenuto con il premier Gentiloni e il responsabile dell’Ambiente Galletti alla conferenza di presentazione del piano che si è tenuta a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. Ma per «uscire dal carbone», ha aggiunto Calenda, «occorrono infrastrutture il cui elenco condivideremo con la conferenza unificata e lo recepiremo in un dpcm perché non ci possiamo permettere di cominciare a lavorare su un processo accelerato e avere regioni e comuni che bloccano ogni infrastruttura in Italia». Per il ministro, dunque, il programma di decarbonizzazione «si può fare se c’è il convincimento degli enti locali a chiudere il piano infrastrutturale che è parte integrante di questa decisione».

 

Sulle auto: pensiamo a incentivi per svecchiamento parco circolante 

Quanto poi al tema della mobilità, «pensiamo che ci voglia un incentivo per svecchiare il parco circolante», ha detto il responsabile dello Sviluppo economico. «Però – ha aggiunto - è un tema delicato perché la fonte finanziaria individuata, che poteva essere una componente della bolletta, è forte, quindi abbiamo chiesto al Parlamento un’ampia condivisione delle forze politiche. Aspettiamo le risposte. Ovviamente è una transizione verso diversi modelli, gas, elettrico, ibrido: non vogliamo una rottamazione vecchia maniera».

 

Galletti: cinque milioni di auto elettriche al 2030 

«Questa è una strategia, non è un documento di programmazione, è un documento di policy», ha chiarito il ministro dell’Ambiente Galletti. Per arrivare a centrare gli obiettivi della Strategia energetica nazionale - ha aggiunto - «le macchine elettriche previste al 2030 sono quasi 5 milioni». Il responsabile dell’Ambiente ha così confermato che un ruolo importante nella partita delineata dalla Sen è quello giocato sul terreno della mobilità sostenibile.

 

 

La nuova Strategia energetica nazionale

Decreto interministeriale firmato “in diretta”

Il provvedimento che dà il via libera alla nuova strategia energetica nazionale (Sen) è stato firmato “in diretta” dai ministri competenti, Calenda e Galletti, durante la conferenza stampa di presentazione. È un decreto intermininisteriale Mise- Ministero dell’Ambiente sulla Sen («non ci sarà un passaggio in Parlamento», ha spiegato Calenda). Il responsabile dello Sviluppo economico ha messo in evidenza che, insieme al piano Industria 4.0, la Sen «è uno dei due grandissimi assi di sviluppo della politica industriale dei prossimi anni», temi su cui «giochiamo i prossimi anni di sviluppo economico del paese. Nei prossimi 10-15 anni - ha aggiunto - l’Italia potrà essere un Paese più sano e più competitivo».

 

Gentiloni: sistema sostenibile e competitivo 

La Strategia energetica 2017 ha come obiettivo strategico far sì che il «nostro sistema produttivo sia più sostenibile sul piano ambientale e più competitivo», ha aggiunto il presidente del Consiglio Gentiloni. Il premier ha ricordato che è un «lavoro assai corposo». «L'obiettivo - ha ricordato - è avere una strategia che da una parte faccia sì che il nostro sistema produttivo sia più sostenibile sul piano ambientale e dall'altra più competitivo. Questi due aspetti - ha proseguito il capo del Governo - si sono intrecciati; una volta erano sembrati in contraddizione e diversi, oggi è evidente che c'è una coincidenza: lavorare per la sostenibilità non è solo un impegno per le prossime generazioni, ma lo facciamo anche pensando alla competitività del nostro sistema, e qui l'Italia ha tante carte da giocare, abbiamo tanti asset nelle nostre mani». Gentiloni infine ha riconosciuto che «gli obiettivi sono ambiziosi» ma grazie ad essi «credo che nei prossimi 15 anni l’Italia sarò un Paese più efficiente e competitivo».

 

Confindustria: «Grande apprezzamento per la strategia nazionale»

«Grande apprezzamento per la Strategia Energetica Nazionale» presentata oggi è stato espresso da Confindustria. L’associazione auspica «che gli obiettivi generali indicati nel documento - raggiungere in modo sostenibile i target ambientali e migliorare sicurezza energetica e competitività del Paese - possano tradursi in provvedimenti di politica energetica certi e stabili nel tempo. Si tratta, infatti, di punti fondamentali per il nostro sistema industriale in prima linea sul piano degli investimenti, per raggiungere i target di riduzione delle emissioni climalteranti».

 

Legambiente: bene Sen su carbone e rinnovabili

Un giudizio positivo è stato giunto anche da Legambiente. «Bene l’uscita dal carbone e l’innalzamento degli obiettivi sulle rinnovabili», viene sottolineato in una nota. «È una scelta senza precedenti quella che fissa al 2025 la data per l'uscita dal carbone in Italia, fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici – ha sottolineato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini - ed è un segnale importante che gli obiettivi al 2030 per le fonti rinnovabili siano stati aumentati». Via libera al piano anche da Greenpeace e WWF.

 

di Andrea Carli

 

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-11-10/arriva-strategia-energetica-nazionale-175-mld-investimenti-addizionali-2030-114527.shtml?uuid=AEWHZR8C