Swiss Re: catastrofi naturali del 2022 sono costate 268 miliardi

L'uragano Ian, insieme ad altri eventi climatici estremi, come le bufere in Europa, le alluvioni in Australia e Sudafrica, le tempeste di grandine in Francia e Stati Uniti, insieme ad altre catastrofi come la frana che ha colpito Ischia, sono sempre più frequenti.

 

Secondo uno studio di Swiss Re, una delle più grandi compagnie di riassicurazione al mondo, le catastrofi naturali hanno causato nel 2022 danni che pesano sui bilanci delle assicurazioni per più di 115 miliardi di dollari.

 

È il secondo anno consecutivo che si supera quota 100 miliardi, secondo un trend che nel corso dei decenni, seppur in rallentamento rispetto al 2021, registra una crescita media annua superiore al 5%.

 

Quest’anno le catastrofi hanno generato 268 miliardi di dollari di perdite totali. Di queste, 260 miliardi sono imputabili a eventi naturali mentre 8 miliardi a eventi generati dall’uomo.

 

Sul totale delle perdite, circa il 45% era assicurato (122 miliardi) di cui 115 miliardi riconducibili a disastri naturali e 7 miliardi a eventi causati dall’uomo. Secondo lo studio di Swiss Re, le catastrofi naturali hanno provocato danni al di sopra della media annuale dell’ultimo decennio.

 

«Il 2022 è stato un ulteriore anno in cui le perdite dovute a catastrofi naturali sono aumentate. La domanda per il settore assicurativo e’ in crescita per via di un gap assicurativo che rimane ampio» dice Thierry Le’ger, group chief underwriting officer.

 

«Per consentire al settore assicurativo di tenere il passo con l’aumento della volatilità dei rischi e della domanda bisogna studiare i trend, la frequenza e la gravità, dei fenomeni meteorologici estremi. Inoltre bisogna adeguare i prezzi ai rischi effettivi. In questo contesto particolarmente complesso, Swiss Re è pronta supportare i suoi clienti con un bilancio solido e una forte capacita’ di gestione del rischio».

 

«Lo sviluppo urbano, l’accumulo di risorse economiche all’interno di aree a rischio di calamita’, l’inflazione e i cambiamenti climatici sono tutti fattori che trasformano fenomeni meteorologici estremi in perdite sempre più elevate. Quando 30 anni fa l’uragano Andrew raggiunse gli USA, non si era mai verificato un evento climatico che causasse un danno da 20 miliardi di dollari, mentre ora siamo giunti a sette uragani di questo tipo negli ultimi sei anni», afferma Martin Bertogg, head of catastrophe perils di Swiss Re.

 

«Nel 2022 – aggiunge -i fenomeni meteorologici estremi hanno causato ingenti perdite assicurate, sulla base di un rischio crescente in tutti i continenti».

 

L’uragano Ian si attesta come catastrofe naturale più dannosa dell’anno in termini economici, con una stima preliminare di perdite assicurate tra i 50 e i 65 miliardi di dollari. Questo uragano di categoria 4 alla fine di settembre ha raggiunto le coste della Florida occidentale con venti devastanti, piogge torrenziali e mareggiate.

 

Secondo le stime dello Swiss Re Institute, si tratta del secondo danno assicurato più costoso di sempre tra quelli che hanno colpito territorio costieri, classificandosi secondo solo dopo l’uragano Katrina del 2005. Inoltre, a febbraio, una serie di tempeste ha colpito l’Europa, provocando perdite assicurate per piu’ di 3,7 miliardi di dollari, riportando così questo rischio al centro delle priorità del settore assicurativo.

 

di Giulia Guidi

 

Fonte: https://business24tv.it/2022/12/02/swiss-re-catastrofi-naturali-del-2022-sono-costate-268-miliardi/